mercoledì 22 aprile 2015

SENZA LE DONNE NON CI SAREBBE STATA LA RESISTENZA,PAROLA DEL COMANDANTE BRULOW


“Senza le donne non ci sarebbe stata la Resistenza.” Parola di  Arrigo Boldrini, il comandante Bulow, anche lui come Carla Capponi medaglia d’oro al valor militare della Resistenza. Quando si è trattato di lottare e sostenere una causa di libertà le donne sono sempre state pronte, in prima linea. Tra le migliaia di manifesti che circolavano all’epoca si poteva, tra l’altro, leggere. “ Anche noi siamo scese in campo”, oppure, “ Tutte le donne hanno preso il loro posto di battaglia”.
Anche nella guerra di liberazione, come per i moti risorgimentali e la prima guerra mondiale, l’impegno femminile è stato lungamente disconosciuto. La differenza e che se nell’Ottocento le donne impegnate erano un èlite a combattere il fascismo furono molte di più. I dati dell’Associazione  Nazionale Partigiani d'Italia, se pur in difetto, parlano chiaro. Durante la II guerra mondiale le donne coinvolte furono:

 35 mila le donne che operarono come combattenti
20 mila le patriote con funzioni di supporto
70 mila tutte le donne organizzate nei GDD
4.653 le donne arrestate, torturate e condannate
2.756 deportate nei lager tedeschi
2.900 le donne giustiziate o uccise in combattimento
512 le commissarie di guerra
1.700  ferite

 Un esercito  che fu presente, sempre. Ovunque: come infermiere, staffette, informatrici . Nel giugno del ’44 il Comitato nazionale dei Gruppi di Difesa inviò al Comando di Liberazione nazionale dell’Alta Italia una relazione sulla costituzione e sull’opera dei gruppi di Difesa in cui si legge: All’appello hanno risposto le donne italiane delle fabbriche e delle case, delle città e delle campagne riunendosi e lottando. I Gruppi sono sorti e si sono sviluppati nei grandi come nei piccoli centri. A Milano nelle fabbriche si contano ventiquattro Gruppi con circa due mila aderenti; un ugual numero esiste a Torino e a Genova. […] Sono sorti gruppi di contadine, di massaie, nelle case e nelle scuole; la loro azione viene coordinata dai Comitati femminili di città e di villaggio, regionali e provinciali, attorno alle direttive indicate dal Comitato nazionale.Nella neonata repubblica italiana a fine guerra solo 19 di loro  furono insignite della medaglia d’oro al merito: Irma Bandiera, Ines Bedeschi, Gina Borellini, Livia Bianchi,  Cecilia Deganutti, Paola del Din, Anna Maria Enriquez, Gabriella  degli Espositi Reverberi,  Norma Pratelli Parenti, Tina Lorenzoni, Ancilla MArighetto, Clorinda Menguzzato, Irma Marchiani, Rita Rosani, Modesta Rossi Polletti, Virginia Tonelli, Vera Vassalle, Iris Versari e ovviamente Carla Capponi.
                            (Emanuela Bruni, Piccolo dizionario delle italiane, ed Mursia 2012)

 

La foto è molto dura, lo so, ma erano quelle che si usavano nella propaganda di guerra! Una vergogna nella vergogna!  La donna impiccata dai nazifascisti ad un albero a Roma proviene dal fondo di Propaganda di Guerra nazista "Deutsches Bundesarchiv",  ed è del 1944. Pubblicata anche su Wikipedia